Ognuno ha alle sue spalle una piccola storia di sacrifici fatti, spesso, per arrivare 250° nella GF in cui l'anno scorso si era arrivati 255esimi, oppure guadagnare almeno un paio di minuti sul tempo dell'anno prima
quando poi in casa, oltre a un marito appassionato, c'è una moglie non dico agonista, ma che comunque fa gare e guarda ancha alla classifica, il lavoro di entrambi, e non ultime, un paio di bambine.... insomma conciliare tutto diventa un gioco di incastri
in questo caso comunque volere è potere
l'allenamento della moglie, per ovvi motivi di tempo, è basato esclusivamente su rulli; o la mattina dalle 6.15 alle 7.00 o il giorno dalle 13.45 alle 14.30; poi uscite il sabato e/o la domenica in funzione delle gare, o del meteo, in periodo extra gare
io da dicembre a marzo cerco di fare rulli lun e ven (allenamento al medio, un ora circa) prima di cena, poi mer e giov cerco di ritagliarmi un'ora e un quarto all'ora di pranzo circa dalle 12,20 alle 13,35; un giorno faccio forza e un giorno allenamento di tipo cardiovascolare; maggiori dettagli qui
http://www.light-bikes.it/forum/index.php/topic,3343.0.html poi sabato e/o domenica uscite in gruppo; da aprile mi passa la voglia di fare veri allenamenti e cerco di andare il più possibile in bici ma facendo sempre meno allenamenti specifici
negli anni passati mi riducevo anche a fare i rulli dalle 23 a mezzanotte, ma a quell'ora è tale la stanchezza accumulata che alla fine mi sono convinto che è meglio un sano riposo di un cattivo allenamento
in tutto questo si cerca ovviamente di gravare il meno possibile sui nonni, ai quali si cerca di ricorrere per le emergenze e poco più, senza trascurare le bimbe e le loro indispensabili attività; ad esempio il sabato mattina o io o la moglie le portiamo in piscina; chi non è andato, va in bici; poi all'ora di pranzo ci si dà il cambio
insomma, non è facile ma si riesce a farcela; poi è chiaro che il mio obiettivo diventa non certo la classifica ma almeno riuscire a fare una val di fassa bike o una dolomiti in un tempo decoroso senza arrivare al traguardo in fin di vita