Autore Topic: LITESPEED T1  (Letto 11361 volte)

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Offline danysmart1972

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Re:LITESPEED T1
« Risposta #30 il: Ottobre 11, 2016, 10:29:14 am »
In che senso microcrepe? In che zona del telaio le hai riscontrate? Nei tubi scatolati, ovvero pressopiegati e poi saldati longitudinalmente o vicino alle saldature in zona termicamente alterata?

Sì, praticamente fai conto di vedere delle fessure dello spessore di un capello "spesso" (pardon per la ripetizione). Cricche quasi invisibili dalla lunghezza di pochi cm e dalla profondità di pochi micron. Ma, bada bene, non sono rigature dovute alle cadute o ai comuni urti oppure allo sfregamento con rami o altro. No, sono proprio delle microcrepe, come erroneamente le ho chiamate io. Di solito le ho riscontrate nella parte inferiore dei tubi orizzontali di sezione tonda oppure ovalizzata. Infatti ai venditori chiedevo se fossero soliti posizionare in auto le bici nei portabici di quelli che si montano nel retro del veicolo. Queste cricche le ho riscontrate proprio dove si posizionerebbero i morsetti dei portabici, pertanto la mia ipotesi è che questi telai subissero le forze sia della morsa che delle "spinte" dovute alle frenate, alle vibrazioni e agli urti da buche, tutte situazioni normali quando si viaggia in auto.
I proprietari hanno sempre negato questo tipo di trasporto, e mai, a detta loro, si erano accorti di queste cricche. Io non so se nella maggior parte dei casi mi stessero mentendo sulle modalità di trasporto, del resto li vedevo oramai sicuri di concludere l'affare; penso però che non mi mentissero quando mi rispondevano che mai si erano accorti di queste rotture quando mostravo loro queste cricche quasi invisibili. Quasi invisibili ma non invisibili ad un occhio allenato e coadiuvato dalla fida torcia a led   :biggrin2:



I telai in titanio che ho visto rotti di solito presentano problemi che derivano da errate procedure di saldatura, dimensionamento errato dei componenti (tipici i mini forcellini per aver maggiore leggerezza) raramente cede il materiale base al centro tubo, di solito cedono in zona saldatura o zone termicamente alterate, ma non perché cedano le saldature ma perché è stato sbagliato qualcosa che genera la partenza di cricche (crepe in metallurgia non si usa) .

Per me le cricche erano soltanto le associazioni a delinquere tipo i "Furbetti del Quartierino"  :biggrin2:


Ecco perché condivido e approvo  la frase "M e L come taglie si usano per le mutande" - per telaio in Titanio, dato che normalmente ha una aspettativa di vita superiore agli altri, li spendo volentieri quei 4€ in più e me lo faccio fare su misura o prendo marchi davvero affidabili che hanno anche il custom, anche per il mio peso non proprio extralite.

Come ho scritto sopra, Litespeed dichiara precise misure del c/c virtuale orizzontale, ed io a quelle misure mi sono sempre rifatto per cercare i telai. A riprova di questo posso dire che, sebbene io "conoscessi" questo forum da una quindicina di anni, mi iscrissi per contattare direttamente l'utente Mr. Fango, possessore di un Litespeed Ocoee le cui misure telaistiche corrispondono realmente ad una "L", al contrario di altri telai Litespeed che - seppur abbiano inciso sulla scatola del MdC la lettera "L" - hanno in realtà le esatte geometrie dei telai "M/L".


Post scriptum: In particolare mi sono capitati due telai di un marchio italiano con il problema delle microcricche, un marchio magari non al top, ma piuttosto diffuso. Però mi è capitato anche con i marchi top. Non chiedetemi nomi in pubblico   :wink_smilie:


Interessante... però, durante il mio pellegrinaggio alla ricerca del del telaista ideale per le leghe di titanio mi sono imbattuto in personaggi dalle dubbie competenze, anche in marchi TOP italiani, marchi che in alcuni casi hanno solo lo show room di TOP e poi chissà da chi se li fanno fare... In un caso l'officina erano due tizi con mola e"paglietta" a satinare i telai e a lucidar le saldature.... Non c'erano Tig, frese, strutture di riscontro, nulla che facesse pensare a un'officina di un telaista.

In queste visite facevo finta di essere un totale ignorante, mentre in realtà sono un metallurgista che opera in laboratorio metallurgico conto terzi accreditato, e ho capito il livello di chi opera nel settore - sinceramente sono rimasto deluso, affermazioni "dogmatiche" ma senza un fondamento tecnico, metallurgico; poi per il dimensionamento, sei alto 1,75 e ti serve un 55, angoli boh, senza nessun approfondimento sul rapporto gambe tronco e tipo di utilizzo del mezzo.
Ho trovato altri (1) invece che sanno lo lavorare  bene le leghe di Ti, ma avevano poco del telaista..

Nomi non ne faccio.

Cosa totalmente opposta mi è successa con Darren Mark Crisp, ho trovato veramente una persona competente, e osservando anche come è organizzato l'ambiente di lavoro, il reparto saldatura, il reparto lavorazioni, come tratta i materiali d'apporto, come prepara le tubazioni, come le lavora, come le sceglie, allora ho capito di avere a che fare con un vero professionista. Tutto rispetta i canoni tecnici "obbligatori" per la lavorazione di queste leghe. L'approccio poi del telaista a livello dimensionale, una bella chiacchierata per capire "cosa ne faccio della bici" mi ha fatto capire che è uno che ci tiene a soddisfare il cliente, e non punta a vendere un telaio in più.

Purtroppo se fai telai in lega di titanio o sei un professionista, sia come telaista che come saldatore e lavorazioni, o è meglio che lasci perdere, pena i difetti da Te descritti (crepe o meglio cricche), difetti che difficilmente trovano le cause "nel materiale" ma al 95% dipendono da come è stato lavorato.

Restando on topic Litespeed, a mio modesto parere, lavora bene. Non condivido il dimensionamento del carro posteriore e dei forcellini, ma sicuramente sa trattare il materiale. Per le misure devi aver "culo" a trovare il tuo perfetto (come ad esempio io trovavo nel 54 C'dale il mio perfetto come fosse su misura), nel senso che non essendo telai fatti personalizzati è un peccato correggerli con fuorisella esagerati o ridicoli e con la lunghezza degli attacchi.
« Ultima modifica: Ottobre 11, 2016, 10:37:06 am da danysmart1972 »

Offline POWDERFINGER

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Re:LITESPEED T1
« Risposta #31 il: Ottobre 11, 2016, 10:57:08 pm »

Interessante... però, durante il mio pellegrinaggio alla ricerca del del telaista ideale per le leghe di titanio mi sono imbattuto in personaggi dalle dubbie competenze, anche in marchi TOP italiani, marchi che in alcuni casi hanno solo lo show room di TOP e poi chissà da chi se li fanno fare... In un caso l'officina erano due tizi con mola e"paglietta" a satinare i telai e a lucidar le saldature.... Non c'erano Tig, frese, strutture di riscontro, nulla che facesse pensare a un'officina di un telaista.

In queste visite facevo finta di essere un totale ignorante, mentre in realtà sono un metallurgista che opera in laboratorio metallurgico conto terzi accreditato, e ho capito il livello di chi opera nel settore - sinceramente sono rimasto deluso, affermazioni "dogmatiche" ma senza un fondamento tecnico, metallurgico; poi per il dimensionamento, sei alto 1,75 e ti serve un 55, angoli boh, senza nessun approfondimento sul rapporto gambe tronco e tipo di utilizzo del mezzo.
Ho trovato altri (1) invece che sanno lo lavorare  bene le leghe di Ti, ma avevano poco del telaista..

Nomi non ne faccio.

Sono sempre dispiaciuto quando leggo certe cose sul nostro Made in Italy, ma sul serio, la mia non è retorica.



Cosa totalmente opposta mi è successa con Darren Mark Crisp, ho trovato veramente una persona competente, e osservando anche come è organizzato l'ambiente di lavoro, il reparto saldatura, il reparto lavorazioni, come tratta i materiali d'apporto, come prepara le tubazioni, come le lavora, come le sceglie, allora ho capito di avere a che fare con un vero professionista. Tutto rispetta i canoni tecnici "obbligatori" per la lavorazione di queste leghe. L'approccio poi del telaista a livello dimensionale, una bella chiacchierata per capire "cosa ne faccio della bici" mi ha fatto capire che è uno che ci tiene a soddisfare il cliente, e non punta a vendere un telaio in più.

Purtroppo se fai telai in lega di titanio o sei un professionista, sia come telaista che come saldatore e lavorazioni, o è meglio che lasci perdere, pena i difetti da Te descritti (crepe o meglio cricche), difetti che difficilmente trovano le cause "nel materiale" ma al 95% dipendono da come è stato lavorato.


In Italia manca la cultura del R&D, si investe poco in prospettiva, forse per poca fiducia, forse perché si pensa solo al ritorno immediato.
L'americano della Val di Chiana lo conosco solo di fama, ne ho sempre letto bene. Se organizzasse una visita guidata mi piacerebbe visitare il suo laboratorio, ma leggo che ha il lavoro prenotato per taaaaaanto tempo. Buon per lui.




Restando on topic Litespeed, a mio modesto parere, lavora bene. Non condivido il dimensionamento del carro posteriore e dei forcellini, ma sicuramente sa trattare il materiale. Per le misure devi aver "culo" a trovare il tuo perfetto (come ad esempio io trovavo nel 54 C'dale il mio perfetto come fosse su misura), nel senso che non essendo telai fatti personalizzati è un peccato correggerli con fuorisella esagerati o ridicoli e con la lunghezza degli attacchi.

Capita a tutti di innamorarsi di un marchio, a me piace Litespeed, le Cannondale non le comprerei nemmeno sotto tortura (e non escludo che stia facendo un grossissimo errore)   :biggrin2:
« Ultima modifica: Ottobre 11, 2016, 10:59:25 pm da POWDERFINGER »

Offline sdg71

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Re:LITESPEED T1
« Risposta #32 il: Ottobre 12, 2016, 10:07:04 am »

Interessante... però, durante il mio pellegrinaggio alla ricerca del del telaista ideale per le leghe di titanio mi sono imbattuto in personaggi dalle dubbie competenze, anche in marchi TOP italiani, marchi che in alcuni casi hanno solo lo show room di TOP e poi chissà da chi se li fanno fare... In un caso l'officina erano due tizi con mola e"paglietta" a satinare i telai e a lucidar le saldature.... Non c'erano Tig, frese, strutture di riscontro, nulla che facesse pensare a un'officina di un telaista.

In queste visite facevo finta di essere un totale ignorante, mentre in realtà sono un metallurgista che opera in laboratorio metallurgico conto terzi accreditato, e ho capito il livello di chi opera nel settore - sinceramente sono rimasto deluso, affermazioni "dogmatiche" ma senza un fondamento tecnico, metallurgico; poi per il dimensionamento, sei alto 1,75 e ti serve un 55, angoli boh, senza nessun approfondimento sul rapporto gambe tronco e tipo di utilizzo del mezzo.
Ho trovato altri (1) invece che sanno lo lavorare  bene le leghe di Ti, ma avevano poco del telaista..

Nomi non ne faccio.

Sono sempre dispiaciuto quando leggo certe cose sul nostro Made in Italy, ma sul serio, la mia non è retorica.



Cosa totalmente opposta mi è successa con Darren Mark Crisp, ho trovato veramente una persona competente, e osservando anche come è organizzato l'ambiente di lavoro, il reparto saldatura, il reparto lavorazioni, come tratta i materiali d'apporto, come prepara le tubazioni, come le lavora, come le sceglie, allora ho capito di avere a che fare con un vero professionista. Tutto rispetta i canoni tecnici "obbligatori" per la lavorazione di queste leghe. L'approccio poi del telaista a livello dimensionale, una bella chiacchierata per capire "cosa ne faccio della bici" mi ha fatto capire che è uno che ci tiene a soddisfare il cliente, e non punta a vendere un telaio in più.

Purtroppo se fai telai in lega di titanio o sei un professionista, sia come telaista che come saldatore e lavorazioni, o è meglio che lasci perdere, pena i difetti da Te descritti (crepe o meglio cricche), difetti che difficilmente trovano le cause "nel materiale" ma al 95% dipendono da come è stato lavorato.


In Italia manca la cultura del R&D, si investe poco in prospettiva, forse per poca fiducia, forse perché si pensa solo al ritorno immediato.
L'americano della Val di Chiana lo conosco solo di fama, ne ho sempre letto bene. Se organizzasse una visita guidata mi piacerebbe visitare il suo laboratorio, ma leggo che ha il lavoro prenotato per taaaaaanto tempo. Buon per lui.




Restando on topic Litespeed, a mio modesto parere, lavora bene. Non condivido il dimensionamento del carro posteriore e dei forcellini, ma sicuramente sa trattare il materiale. Per le misure devi aver "culo" a trovare il tuo perfetto (come ad esempio io trovavo nel 54 C'dale il mio perfetto come fosse su misura), nel senso che non essendo telai fatti personalizzati è un peccato correggerli con fuorisella esagerati o ridicoli e con la lunghezza degli attacchi.

Capita a tutti di innamorarsi di un marchio, a me piace Litespeed, le Cannondale non le comprerei nemmeno sotto tortura (e non escludo che stia facendo un grossissimo errore)   :biggrin2:

Darren che organizza una visita guidata? Adesso lo chiamo e gli dico di farlo...così la lista di attesa si allunga un altro pò...sai che contenti che sono quelli che stanno aspettando il telaio?   :biggrin2::biggrin2:

Scherzi a parte....se ti va basta che lo chiami o gli scrivi una e mail e lo vai a trovare...in fondo non abita nemmeno in un bruttissimo posto  :biggrin2: e in zona si mangia/beve anche discretamente.

Offline danysmart1972

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Re:LITESPEED T1
« Risposta #33 il: Ottobre 12, 2016, 03:28:49 pm »

Interessante... però, durante il mio pellegrinaggio alla ricerca del del telaista ideale per le leghe di titanio mi sono imbattuto in personaggi dalle dubbie competenze, anche in marchi TOP italiani, marchi che in alcuni casi hanno solo lo show room di TOP e poi chissà da chi se li fanno fare... In un caso l'officina erano due tizi con mola e"paglietta" a satinare i telai e a lucidar le saldature.... Non c'erano Tig, frese, strutture di riscontro, nulla che facesse pensare a un'officina di un telaista.

In queste visite facevo finta di essere un totale ignorante, mentre in realtà sono un metallurgista che opera in laboratorio metallurgico conto terzi accreditato, e ho capito il livello di chi opera nel settore - sinceramente sono rimasto deluso, affermazioni "dogmatiche" ma senza un fondamento tecnico, metallurgico; poi per il dimensionamento, sei alto 1,75 e ti serve un 55, angoli boh, senza nessun approfondimento sul rapporto gambe tronco e tipo di utilizzo del mezzo.
Ho trovato altri (1) invece che sanno lo lavorare  bene le leghe di Ti, ma avevano poco del telaista..

Nomi non ne faccio.

Sono sempre dispiaciuto quando leggo certe cose sul nostro Made in Italy, ma sul serio, la mia non è retorica.



Cosa totalmente opposta mi è successa con Darren Mark Crisp, ho trovato veramente una persona competente, e osservando anche come è organizzato l'ambiente di lavoro, il reparto saldatura, il reparto lavorazioni, come tratta i materiali d'apporto, come prepara le tubazioni, come le lavora, come le sceglie, allora ho capito di avere a che fare con un vero professionista. Tutto rispetta i canoni tecnici "obbligatori" per la lavorazione di queste leghe. L'approccio poi del telaista a livello dimensionale, una bella chiacchierata per capire "cosa ne faccio della bici" mi ha fatto capire che è uno che ci tiene a soddisfare il cliente, e non punta a vendere un telaio in più.

Purtroppo se fai telai in lega di titanio o sei un professionista, sia come telaista che come saldatore e lavorazioni, o è meglio che lasci perdere, pena i difetti da Te descritti (crepe o meglio cricche), difetti che difficilmente trovano le cause "nel materiale" ma al 95% dipendono da come è stato lavorato.


In Italia manca la cultura del R&D, si investe poco in prospettiva, forse per poca fiducia, forse perché si pensa solo al ritorno immediato.
L'americano della Val di Chiana lo conosco solo di fama, ne ho sempre letto bene. Se organizzasse una visita guidata mi piacerebbe visitare il suo laboratorio, ma leggo che ha il lavoro prenotato per taaaaaanto tempo. Buon per lui.




Restando on topic Litespeed, a mio modesto parere, lavora bene. Non condivido il dimensionamento del carro posteriore e dei forcellini, ma sicuramente sa trattare il materiale. Per le misure devi aver "culo" a trovare il tuo perfetto (come ad esempio io trovavo nel 54 C'dale il mio perfetto come fosse su misura), nel senso che non essendo telai fatti personalizzati è un peccato correggerli con fuorisella esagerati o ridicoli e con la lunghezza degli attacchi.

Capita a tutti di innamorarsi di un marchio, a me piace Litespeed, le Cannondale non le comprerei nemmeno sotto tortura (e non escludo che stia facendo un grossissimo errore)   :biggrin2:

C'dale c'è l'ho come muletto, ma che piaccia o meno ha delle misure indovinate per me, anche a detta di Darren, infatti la Road in Ti la ricalca molto a livello di quote.
Ora però vendo il muletto, ho in progetto un Niner Gravel.
Per il discorso R&D.. la realtà che non ci sarebbe poi molto da inventare, fare una bici richiede però delle competenze a livello conoscenza tecnica (come funziona un telaio, biomeccanica) e capacita tecnico-manuali (saldare a Tig tubi sottili in titanio o anche in inox non è uno scherzo)  oltre a una bella dose di TALENTO che pochi hanno. 

La realtà è che c'è gente del settore che non sa la differenza fra rake e avancorsa, quindi non parliamo di ricerca  ma solo di sapere bene i fondamenti della telaistica ormai assodati. Poi si dev'essere un "perfezionista" e Darren è uno che non lascia nulla al caso, oltre ad essere uno dei migliori welder che mi sia mai capitato di vedere, e in ambito lavorativo ne vedo tutti i giorni.

Nei paesi Anglosassoni ci sono delle scuole per telaisti, paesi dove l'handmade / custom va sempre di più, e poi ci affina/specializza dai vari costruttori indipendenti,  in Italia, una volta si imparava facendo il ragazzo di bottega, peccato che non ci siano più botteghe... .. ..... avevamo una bella storia..

Per la visita.... se ti capita mettiti d'accordo con Darren; io ci sono andato nel lontano 2006 la prima volta e poi altre volte, ho due bici fatte da lui, una stadale e una mtb da 29, è una persona disponibile simpatica e competente (molto). Però preparati se vai a trovarlo è difficile non piazzargli un'ordine..... 
« Ultima modifica: Ottobre 12, 2016, 03:51:29 pm da danysmart1972 »

Offline POWDERFINGER

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Re:LITESPEED T1
« Risposta #34 il: Ottobre 13, 2016, 04:05:10 pm »
Scherzi a parte....se ti va basta che lo chiami o gli scrivi una e mail e lo vai a trovare...in fondo non abita nemmeno in un bruttissimo posto  :biggrin2: e in zona si mangia/beve anche discretamente.

Spero solo che lui sia per le pappardelle all'anatra, la Chianina e il Brunello, e non per un pranzo al McDrive di Foiano  :biggrin2:


Per il discorso R&D.. la realtà che non ci sarebbe poi molto da inventare, fare una bici richiede però delle competenze a livello conoscenza tecnica (come funziona un telaio, biomeccanica) e capacita tecnico-manuali (saldare a Tig tubi sottili in titanio o anche in inox non è uno scherzo)  oltre a una bella dose di TALENTO che pochi hanno. 

La realtà è che c'è gente del settore che non sa la differenza fra rake e avancorsa, quindi non parliamo di ricerca  ma solo di sapere bene i fondamenti della telaistica ormai assodati. Poi si dev'essere un "perfezionista" e Darren è uno che non lascia nulla al caso, oltre ad essere uno dei migliori welder che mi sia mai capitato di vedere, e in ambito lavorativo ne vedo tutti i giorni.

Nei paesi Anglosassoni ci sono delle scuole per telaisti, paesi dove l'handmade / custom va sempre di più, e poi ci affina/specializza dai vari costruttori indipendenti,  in Italia, una volta si imparava facendo il ragazzo di bottega, peccato che non ci siano più botteghe... .. ..... avevamo una bella storia..

Qui in Italia si fa fatica a trovare un bravo calzolaio che sappia riparare un tacco ad un décolleté da donna, figuriamoci se si trovano artigiani che insegnano il lavoro di bottega. Senza contare che di ragazzi di bottega desiderosi di imparare non se ne trovano. È vero anche che le grosse aziende produttrici di bici hanno spazzato via tutto ciò che c'era dal medio-piccolo in giù, ma Crisp insegna che il prodotto di altissima qualità si vende e bene. Vedasi soprattutto i beni di lusso, tutti prodotti che i cinesi (tanto è a loro che alludiamo) comprano ma non producono.
E poi sì, conta anche il R&D, il titanio stesso, come mi insegni, viene "sagomato" in forme che anni fa sarebbero state inconcepibili.

Però preparati se vai a trovarlo è difficile non piazzargli un'ordine.....

Se l'andazzo dei mercati azionari rimarrà questo, la mia prossima bici sarà la Verdona by Pininfarina...
« Ultima modifica: Ottobre 13, 2016, 04:07:41 pm da POWDERFINGER »