Autore Topic: ciclo vitale di un progetto  (Letto 2676 volte)

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Offline enocard

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ciclo vitale di un progetto
« il: Luglio 18, 2016, 12:01:19 pm »
io mi ricordo che anni fa i telai ogni 2 anni venivano cambiati…poi si è passati a 3 e oggi molte case mantengono lo stesso modello 4 se non 5 anni….
secondo voi è dovuto ad un logico rallentamento di evoluzione o è la crisi economica che tiene fermi i telai nei magazzini?
ad esempio la mia prima sworks sl…è diventata sl2 nel giro di due anni e sl3 dopo tre…sl4 non ne ho avute ma dopo 3 anni è stata cambiata in nuova tarmac…l'ultimo modello molto probabilmente non vedrà un'erede fino a luglio 2018...

Offline cikin

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #1 il: Luglio 18, 2016, 12:54:32 pm »
con calma ti rispondo

Offline cikin

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #2 il: Luglio 18, 2016, 02:23:43 pm »
Alcuni motivi per cui "adesso" è diverso da "prima". Prendo esempio da una casa madre tipo

1) Analisi del prodotto
Anni fa si partiva da telai mediamente più pesanti di 200g rispetto ad adesso, e l'obbiettivo era farli più
leggeri e rigidi.
Togliere 50g da una telaio che ne pesa 1100g non è come toglierli da uno che ne pesa 850g dal punto di visto progettuale, per cui più tempo
La R&D sull' aerodinamica era agli albori se non inesistente. Adesso invece è fondamentale, e ci va del tempo per farla bene.

2) Sviluppo del prodotto
Una volta progettato il telaio si costruiscono i prototipi, che, siccome hanno richiesto uno sforzo progettuale maggiore rispetto al passato, richiedono una maggiore attenzione nei vari test prima di essere immessi sul mercato.
Se tutto è positivo si procede, altrimenti si torna indietro e si riprogetta, e su strutture complesse il rischio di sbagliare qualcosa è molto alto.

3) Lavorazione
Progetti più "raffinati" richiedono tempi e metodi di lavorazione più lunghi per arrivare al prodotto finito

4) Distribuzione
Le politiche commerciali estere sono diventate più serie e burocratiche, per cui produrre fuori (Cina tanto per fare un nome) è diventato più lungo e burocratico. Le spedizioni / produzioni vengono razionalizzate.
Non è più il periodo in cui si fa il bello ed il cattivo tempo

5) Diversificazione delle case
10 anni fa non si parlava di telai aero, telai endurance, telai da donna, telai racing,e-bike,ecc... Se
ricordate i modelli delle case erano la metà, se non 1/3, rispetto ad adesso, il che vuol dire diversificare la progettazione. Non ci concentriamo solo su uno ma su tanti, per cui risorse e tempi da riorganizzare.
A questo si aggiunge il punto 1, ossia "faccio la cosa una volta e la faccio che duri"

6) Costo
La progettazione costa, e non poco, per cui viene razionalizzata verso cosa chiede il mercato, da li la diversificazione.
Negli ultimi anni ci sono stati pochi aggiornamenti dello stesso telaio ma tantissimi nuovi modelli specifici.

7) Fidelizzazione
Da un punto di vista manageriale, non cambiare un prodotto per anni significa dare il messaggio "il mio prodotto è il migliore per cui non lo tocco" salvo poi dire "dopo anni di lavoro abbiamo tirato fuori il meglio" quando uscirà il nuovo modello, quando in realtà non è proprio così da un punto di vista industriale.
Però questo al cliente viene impresso. La golf è sempre la golf da 40 anni, e su questo ci si marcia.

A questo si aggiungono nuove nicchie di settore che portano via tempo per altre cose e si cavalca molto l'onda del momento visto che si punta a fare margini nel breve periodo (che è quello che interessa agli azionisti delle multinazionali).
A questo aggiungi che nel breve arriveranno i dischi in maniera massiccia, per cui non ha senso investire su una cosa,esempio i freni tradizionali, rischiando di buttare soldi, ecc...

Crisi economica e affini sono solo balle spaziali
Chiaramente è un mio pensiero

Offline enocard

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #3 il: Luglio 18, 2016, 09:32:55 pm »
condivo cikin…ottima analisi

Matteo75

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #4 il: Luglio 18, 2016, 09:43:32 pm »
Io credo che se un telaio ti va bene oggi ti andra' bene anche fra 20anni,quindi e' tutto marketing-consumismo.

Offline cikin

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #5 il: Luglio 18, 2016, 09:52:00 pm »
Io credo che se un telaio ti va bene oggi ti andra' bene anche fra 20anni,quindi e' tutto marketing-consumismo.
le aziende non sono delle Onlus per cui è logico che il discorso è consumistico.
Pensi che il telefono che hai in tasca, o il pc da cui stai scrivendo, o le scarpe che metti, non siano frutto del consumismo...
mi sembra un discorso alquanto qualunquista

Offline cikin

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #6 il: Luglio 18, 2016, 09:52:58 pm »
condivo cikin…ottima analisi
Grazie!  :wub:
N.b : faccio ricerca e sviluppo come lavoro per cui diciamo che sono abbastanza ferrato sulla cosa

Offline Bruno mr. brown

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #7 il: Luglio 18, 2016, 10:09:58 pm »
Penso anche e sopratutto per un discorso di rientrare nei costi di progettazione/realizzazione del telaio, come per le auto ci vanno parecchi mesi, se non anni per rientrare dei costi ed iniziare a guadagnare, poi come dice cikin adesso progettare un telaio richiede molto più tempo, non a caso quasi tutte le case costruttrici hanno subito dei fallimenti in passato, tutto questo comunque può andare a vantaggio di noi consumatori, o almeno di una grande fetta di essi che può comprare i modelli passati uguali in tutto e per tutto a quelli nuovi, ecezzion fatta per la colorazione o qualche differenza nell'allestimento


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Offline cikin

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #8 il: Luglio 18, 2016, 10:42:04 pm »
progettare costa molto perché viene fatta quasi interamente in nazioni "ricche" e nelle varie sedi centrali dove il costo orario è elevato. In più il numero di ore dedicate è aumentato esponenzialmente, per cui costa parecchio.
Da li nasce la politica aziendale che si vuole dare al prodotto finito, cito l'esempio di specialized visto che enocard ha usato quello.
So già che mi farò dei nemici perché quando tocchi certi nomi qualcuno non ci vuol sentire...
Sono partiti col tarmac, poi hanno fatto tutte le serie SL ,che  erano sempre più leggere e rigide delle precedenti. Poi hanno tirato fuori IL TARMAC, quello attuale.
Nel frattempo hanno tirato fuori una valanga di nuovi modelli : epic wc, stumpjumper, roubaix, serie levo, enduro, crup, ecc...
Col tarmac nuovo hanno introdotto la progettazione specifica per taglia (cosa che tanti già facevano ma nessuno pubblicizzava, brava specy che l'ha detto. Gli altri lo fanno e lei lo dice per i suoi, questo è un marketing che funziona) hanno ingrandito le sezioni, modifiche, ecc... pesa uno stonfo rispetto al SL4 (meno di 900g contro gli oltre 1100g attuali, un abisso su una cosa che pesa 1000g medi)
Ora, quanto sarebbe costato produrlo uguale ma che pesasse 900g o anche meno?? Le tecnologie ci sono, le lavorazioni pure, capaci son capaci, ed allora perché non l hanno fatto??
Sicuramente per questioni di costi aggiuntivi che hanno valutato troppi alti, e che mai sapremo. Allora la forza del brand, che è un market leader incredibile, ti vende il concetto che per fare un telaio prestazionale non serve farlo leggero, infatti non si legge da nessuna parte il peso e non viene detto. Vengono esaltate altre caratteristiche. Usi gli atleti che sono la miglior pubblicità che puoi fare, fai promozione,ecc..
Così coi soldi che hai risparmiato in progettazione fai utili di bilancio che servono poi a finanziare altri progetti,ecc ecc...

Offline il_conti

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #9 il: Luglio 18, 2016, 11:08:02 pm »
Nel business del automotive i costi di progettazione influiscono il 2% sul prezzo finale di una auto. Credo che anche nel settore ciclo il valore si aggiri attorno a valori simili in proporzione. Se si fanno progetti molto meno frequentemente è perché li si vuole sfruttare più a lungo e massimizzare i ricavi, e magari perché adesso ci si concentra su aspetti che prima non venivano nemmeno considerati come galleria del vento integrazione con 200 vari standard e gruppi...

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Matteo75

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #10 il: Luglio 19, 2016, 06:28:21 am »
Io credo che se un telaio ti va bene oggi ti andra' bene anche fra 20anni,quindi e' tutto marketing-consumismo.
le aziende non sono delle Onlus per cui è logico che il discorso è consumistico.
Pensi che il telefono che hai in tasca, o il pc da cui stai scrivendo, o le scarpe che metti, non siano frutto del consumismo...
mi sembra un discorso alquanto qualunquista
Sto parlando di telaio, un computer dopo due anni è obsoleto.

Offline sdg71

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #11 il: Luglio 19, 2016, 10:29:08 am »
Nel business del automotive i costi di progettazione influiscono il 2% sul prezzo finale di una auto. Credo che anche nel settore ciclo il valore si aggiri attorno a valori simili in proporzione. Se si fanno progetti molto meno frequentemente è perché li si vuole sfruttare più a lungo e massimizzare i ricavi, e magari perché adesso ci si concentra su aspetti che prima non venivano nemmeno considerati come galleria del vento integrazione con 200 vari standard e gruppi...

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Mi piacerebbe veramente conoscere chi fa R&D all'interno di un'azienda che vende bici.

Offline salta_foss

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #12 il: Luglio 19, 2016, 12:24:27 pm »
a me pare che il ciclo di vita di un telaio si sia ridotto negli ultimi anni.
vi porto come esempio il niner air rdo, cambiato nel 2016 e stravolto per il 2017. Su bikerumor siamo al ridicolo, viene pubblicata la prova della versione 2016 (OGGI) e poi una piccola nota sotto dice che nel 2017 il telaio è stato modificato.

in campo stradale le cose non cambiano molto, orbea ha presentato il nuovo orca nel 2015, quidi versione 2016, e già al tour 2016 stanno usando una versione di orca nuova.

Offline sdg71

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #13 il: Luglio 19, 2016, 01:01:00 pm »
a me pare che il ciclo di vita di un telaio si sia ridotto negli ultimi anni.
vi porto come esempio il niner air rdo, cambiato nel 2016 e stravolto per il 2017. Su bikerumor siamo al ridicolo, viene pubblicata la prova della versione 2016 (OGGI) e poi una piccola nota sotto dice che nel 2017 il telaio è stato modificato.

in campo stradale le cose non cambiano molto, orbea ha presentato il nuovo orca nel 2015, quidi versione 2016, e già al tour 2016 stanno usando una versione di orca nuova.

C'era tempo fa un interessante articolo  mi pare su bycicle retailer (spero di ritrovarlo era parecchio argomentato), nel quale si sosteneva che da ANNI per la stragrande maggioranza delle aziende, il ruolo fondamentale nel processo produttivo di un telaio di una bici non lo ha più il responsabile del prodotto ma quello del marketing..questa cosa penso si possa tranquillamente estendere a n settori merceologici, i risultati sembrerebbero confermati da quello che viene detto dall'amico qui sopra.

Offline sdg71

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Re:ciclo vitale di un progetto
« Risposta #14 il: Luglio 19, 2016, 01:05:43 pm »
http://redkiteprayer.com/2016/01/anachronistic/

Il punto che interessa è questo:

Over the years I have asked a number of people why the Italian companies changed their geometry upon sourcing carbon fiber from Asia and the only answer I ever received that seemed credible (partly because it was off the record) was that the guys who first made the trips from Italy to Asia for sourcing weren’t the designers; they were executives, usually in charge of sales and marketing and had no clue about the geometry of the bikes. The Asian companies ended up doing all of the design work and stuck with the American geometry because no one asked for bikes with a lower BB or more trail.

In a few short years Italian geometry went almost extinct.