Autore Topic: Rake e avancorsa - che ne pensate?  (Letto 3355 volte)

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Offline FedeB

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Rake e avancorsa - che ne pensate?
« il: Maggio 05, 2016, 09:32:35 am »
Rake e avancorsa
Assieme al rake della forcella Lefty maggiorato di ben 55 mm (il rake, chiamato anche offset o “aggetto” è, in sostanza, l’avanzamento delle punte della forcella rispetto alla linea di sterzo) e un carro dalle dimensioni contenute di 435 mm, l’effetto finale provando la Scalpel è una grande confidenza in discesa sul ripido e sul tecnico e comunque un mantenimento dell’agilità, della manovrabilità e della precisione grazie anche all’avancorsa contenuto: quest’ultimo è la distanza espressa in millimetri tra le proiezioni a terra della perpendicolare passante per il centro della ruota e l’asse di rotazione della forcella, quindi la risultante tra rake, l’angolo di sterzo e la dimensione della ruota.

foto dello schema dell'avancorsa della cannondale scalpel si
Un offset (rake) più lungo permette di contenere la misura dell’avancorsa (la linea verde più marcata), donando maneggevolezza alle basse velocità.
L’avancorsa (“trail” in inglese) influenza il comportamento dinamico della bicicletta. Un valore elevato di avancorsa porta a una maggiore stabilità direzionale, mentre un valore di avancorsa ridotto porta a effetti opposti, cioè a una migliore maneggevolezza, precisione e scioltezza nell’inserimento in curva (maggiore velocità nel cambio di direzione).

La stabilità aumenta sia all’aumentare del rake sia all’apertura dell’angolo di sterzo, e bisogna anche tenere conto che solo trovando il miglior compromesso tra i tutti e tre i fattori (rake, angolo sterzo e avancorsa) si ottiene un mezzo stabile e allo stesso tempo reattivo.

Sono discorsi molto tecnici ma è proprio qui che si fa la differenza tra una mtb e un’altra, e il vantaggio di Cannondale è il poter lavorare sul concetto “bici totale” (telaio, reggisella, pedivelle, forcella) rispetto alle aziende concorrenti che spesso si limitano a progettare solamente i telai e la cinematica del carro posteriore.

Offline cossar931

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Re:Rake e avancorsa - che ne pensate?
« Risposta #1 il: Maggio 14, 2016, 07:45:24 am »
Cannondale ha semplicemente usato cambiando qualche misura il concetto G2 portato avanti da Trek, nessuna rivoluzione concettuale.
Peró una netta differenza nel feeling tra le vecchie e le nuove geometrie.

Secondo me una buona scelta
« Ultima modifica: Maggio 14, 2016, 07:46:57 am da cossar931 »

Offline merlino

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Re:Rake e avancorsa - che ne pensate?
« Risposta #2 il: Maggio 14, 2016, 09:11:55 am »
Hai scritto una cosa errata, la stabilità diminuisce con l'aumentare del Rake, mentre aumenta la maneggevolezza.  :frusta:
Comunque sta cosa che cannondale può avere questo vantaggio rispetto ai concorrenti non me la bevo, le  altre aziende possono commissionare a Fox, Rockshox od altri qualsiasi componente con le loro necessità senza problemi quindi il vantaggio sotto questo profilo è nullo o quasi. Puro marketing.
Non è mai troppo tardi per avere un' infanzia felice.

blackburn

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Re:Rake e avancorsa - che ne pensate?
« Risposta #3 il: Maggio 14, 2016, 01:49:05 pm »
Rake e avancorsa
Assieme al rake della forcella Lefty maggiorato di ben 55 mm (il rake, chiamato anche offset o “aggetto” è, in sostanza, l’avanzamento delle punte della forcella rispetto alla linea di sterzo) e un carro dalle dimensioni contenute di 435 mm, l’effetto finale provando la Scalpel è una grande confidenza in discesa sul ripido e sul tecnico e comunque un mantenimento dell’agilità, della manovrabilità e della precisione grazie anche all’avancorsa contenuto: quest’ultimo è la distanza espressa in millimetri tra le proiezioni a terra della perpendicolare passante per il centro della ruota e l’asse di rotazione della forcella, quindi la risultante tra rake, l’angolo di sterzo e la dimensione della ruota.

foto dello schema dell'avancorsa della cannondale scalpel si
Un offset (rake) più lungo permette di contenere la misura dell’avancorsa (la linea verde più marcata), donando maneggevolezza alle basse velocità.
L’avancorsa (“trail” in inglese) influenza il comportamento dinamico della bicicletta. Un valore elevato di avancorsa porta a una maggiore stabilità direzionale, mentre un valore di avancorsa ridotto porta a effetti opposti, cioè a una migliore maneggevolezza, precisione e scioltezza nell’inserimento in curva (maggiore velocità nel cambio di direzione).

La stabilità aumenta sia all’aumentare del rake sia all’apertura dell’angolo di sterzo, e bisogna anche tenere conto che solo trovando il miglior compromesso tra i tutti e tre i fattori (rake, angolo sterzo e avancorsa) si ottiene un mezzo stabile e allo stesso tempo reattivo.

Sono discorsi molto tecnici ma è proprio qui che si fa la differenza tra una mtb e un’altra, e il vantaggio di Cannondale è il poter lavorare sul concetto “bici totale” (telaio, reggisella, pedivelle, forcella) rispetto alle aziende concorrenti che spesso si limitano a progettare solamente i telai e la cinematica del carro posteriore.



Concordo sulla questione che il Sistem Integration di Cannondale rappresenti un concetto più evoluto rispetto ai classici progetti "telaio+componenti", tracciando le linee della bici intesa come un "tutt'uno",  in direzione di un'efficienza generale praticamente sconosciuta fino ad'ora.
Non dimentichiamoci però che a livello di geometrie tutto è sempre un compromesso, ultimamente il "compromesso" serve per adeguarsi ai nuovi tracciati xc che vengono letti in chiave più discesistica.
L'angolo di sterzo chiuso rende la bici meno stabile e meno efficiente in discesa? Vero, ma al contempo è più manovrabile nello stretto e adatta a salire (ecco allora che si aumenta il rake forcella per sopperire a questo).
Il carro super corto aumenta la reattività ? Vero, ma in forte pendenza a salire aumenta l'alleggerimento dell'anteriore, ecco che allora bisogna abbassare l'avantreno.
L'avantreno basso aiuta a spingere in salita ? Vero, ma in discesa si perde molta sicurezza trovandosi nelle pendenze più estreme col mento sopra il copertone anteriore e la sensazione di catapultarsi da un momento all'altro.
Quello che a mio avviso porta davvero grande differenza nella conduzione della bici, qualunque essa sia, è la sua conformità alla nostra morfologia, infatti le differenze tra una bici e l'altra sono rese più evidenti quanto più questa si adatta alla corporatura e alle misure antropometriche del ciclista che le usa. Quindi la vera rivoluzione, a mio modo di vedere, sarà nella biomeccanica e in una bici futuristica perfettamente calzata sul ciclista. Nel futuro esisteranno programmi sofisticatissimi per i quali ognuno si creerà la propria bici, strettamente concepita sulle specifiche individuali

Offline giorgiof

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Re:Rake e avancorsa - che ne pensate?
« Risposta #4 il: Maggio 21, 2016, 01:49:11 pm »
Rake e avancorsa
Assieme al rake della forcella Lefty maggiorato di ben 55 mm (il rake, chiamato anche offset o “aggetto” è, in sostanza, l’avanzamento delle punte della forcella rispetto alla linea di sterzo) e un carro dalle dimensioni contenute di 435 mm, l’effetto finale provando la Scalpel è una grande confidenza in discesa sul ripido e sul tecnico e comunque un mantenimento dell’agilità, della manovrabilità e della precisione grazie anche all’avancorsa contenuto: quest’ultimo è la distanza espressa in millimetri tra le proiezioni a terra della perpendicolare passante per il centro della ruota e l’asse di rotazione della forcella, quindi la risultante tra rake, l’angolo di sterzo e la dimensione della ruota.

foto dello schema dell'avancorsa della cannondale scalpel si
Un offset (rake) più lungo permette di contenere la misura dell’avancorsa (la linea verde più marcata), donando maneggevolezza alle basse velocità.
L’avancorsa (“trail” in inglese) influenza il comportamento dinamico della bicicletta. Un valore elevato di avancorsa porta a una maggiore stabilità direzionale, mentre un valore di avancorsa ridotto porta a effetti opposti, cioè a una migliore maneggevolezza, precisione e scioltezza nell’inserimento in curva (maggiore velocità nel cambio di direzione).

La stabilità aumenta sia all’aumentare del rake sia all’apertura dell’angolo di sterzo, e bisogna anche tenere conto che solo trovando il miglior compromesso tra i tutti e tre i fattori (rake, angolo sterzo e avancorsa) si ottiene un mezzo stabile e allo stesso tempo reattivo.

Sono discorsi molto tecnici ma è proprio qui che si fa la differenza tra una mtb e un’altra, e il vantaggio di Cannondale è il poter lavorare sul concetto “bici totale” (telaio, reggisella, pedivelle, forcella) rispetto alle aziende concorrenti che spesso si limitano a progettare solamente i telai e la cinematica del carro posteriore.



Concordo sulla questione che il Sistem Integration di Cannondale rappresenti un concetto più evoluto rispetto ai classici progetti "telaio+componenti", tracciando le linee della bici intesa come un "tutt'uno",  in direzione di un'efficienza generale praticamente sconosciuta fino ad'ora.
Non dimentichiamoci però che a livello di geometrie tutto è sempre un compromesso, ultimamente il "compromesso" serve per adeguarsi ai nuovi tracciati xc che vengono letti in chiave più discesistica.
L'angolo di sterzo chiuso rende la bici meno stabile e meno efficiente in discesa? Vero, ma al contempo è più manovrabile nello stretto e adatta a salire (ecco allora che si aumenta il rake forcella per sopperire a questo).
Il carro super corto aumenta la reattività ? Vero, ma in forte pendenza a salire aumenta l'alleggerimento dell'anteriore, ecco che allora bisogna abbassare l'avantreno.
L'avantreno basso aiuta a spingere in salita ? Vero, ma in discesa si perde molta sicurezza trovandosi nelle pendenze più estreme col mento sopra il copertone anteriore e la sensazione di catapultarsi da un momento all'altro.
Quello che a mio avviso porta davvero grande differenza nella conduzione della bici, qualunque essa sia, è la sua conformità alla nostra morfologia, infatti le differenze tra una bici e l'altra sono rese più evidenti quanto più questa si adatta alla corporatura e alle misure antropometriche del ciclista che le usa. Quindi la vera rivoluzione, a mio modo di vedere, sarà nella biomeccanica e in una bici futuristica perfettamente calzata sul ciclista. Nel futuro esisteranno programmi sofisticatissimi per i quali ognuno si creerà la propria bici, strettamente concepita sulle specifiche individuali

Quoto sull'aspetto di analisi avanza te delle caratteristiche biometriche, ancora troppo basate peró su analisi statiche e non dinamiche. Ma ci arriveremo