Nella frase retorica di questo mondo globalizzato, di cui io ne faccio attivamente parte visto il mio lavoro, vedo molte aziende coprire mercati internazionali in un modo "naturale" quasi scontato. Inutile dire che il mercato della bici in Nord America é sviluppatissimo, un trend in costante sviluppo, che anche nel 2008 anno di crisi piú profonda qui, ha visto il settore bici con un +10%....
In Europa é sempre piú facile (ed economico, ndr) comprare bici, componenti speciali e ricambi di marche Nord Americane, anche se alla fine il container arriva in ogni caso dall'Asia. In America invece vedono bici e componenti europei e soprattutto italiani molto bene e soprattutto fa molto figo qui avere una pinerello montata campagnolo per esempio. In Italia abbiamo una nicchia ricchissima di produttori di telai e componenti, ma nessuno di questi (o veramente pochissimi) si buttano in questo mercato. Mi sbalordisce talmente tanto che quasi quasi volevo comprare io 1000 telai in Taiwan, registrare un mio brand ed iniziare a vendere come marca italiana qui in US.
Questo 3D non vul essere uno sfogo personale, ma una sveglia a tutte quelle medio/piccole aziende italiane del settore che ora stanno soffrendo per la crisi e non stanno (nel mio modo di vedere) facendo molto per vendere di piú, soprattutto qui (avanti le smentite), in un mercato dove con i numeri che ci sono, se il prodotto decolla, serve comprare un'altro capannone per produrre....