Io penso che allo stato attuale, per un professionista non c'è scelta.
Tutti o quasi fanno uso di doping e se vuoi competere ad armi pari, devi fare lo stesso.
Le squadre lo sanno, ma sono d'accordo che la responsabilità è personale dell'atleta, così manager e medici ne escono puliti.
Tutti lo sappiamo e ogni volta che "beccano" qualcuno, fiumi di fango e parole.
Ma pensate che quelli che vediamo andare forte e sfidarsi in coppa del mondo XC UCI ( e pure nelle gare amatoriali ogni domenica) vadano a brioches e cappuccino?
Io credo di no.
Lo stesso vale per quasi tutti gli sport "da fatica"