15 giugno - ECCO L'INVENTORE DEL MOTORINO ELETTRICO PER LE BICI: UN INGEGNERE UNGHERESE
M. Istvan Varjas, ingegnere ungherese. Potrebbe essere lui l’inventore del piccolo motore elettrico montato di nascosto sulle bici da corsa, come denunciato nelle scorse settimane da una clip della Rai con Cassani e Fabretti. Per intervistare questo personaggio i cronisti de “L’Illustré”, settimanale svizzero, si sono dovuti spingere fin nella sua città: Pecs, sud est dell’Ungheria vicino alla frontiera con la Croazia, 220 chilometri da Budapest. Ma non è stato un viaggio a vuoto. Almeno a sentire le roboanti dichiarazioni dell’arzillo ingegnere, secondo il quale del suo motorino, perfettamente mascherabile in un qualsiasi telaio di bici da corsa, sarebbe pronta una versione capace di toccare addirittura i 90 chilometri all’ora. “Una volta installato non si vede nulla, nemmeno le batterie – dice Varjas nell’intervista – il sistema intero può pesare dai 500 grammi al chilo, secondo le versioni e può sviluppare una potenza fino a 600 watt con un’autonomia da 30 a 60 minuti”. Ce ne sarebbe abbastanza perché anche uno sportivo di bassissimo livello vincesse qualsiasi corsa ciclistica. Ma basterebbe molto meno per mettere in crisi la credibilità di tante gare, specie quelle delle fasce minori (per non parlare del mondo amatoriale, sempre pronto ad interessarsi all’ultimo imbroglio). “E’ un sistema computerizzato – dice Varjas - che migliora la prestazione, specie quando si superano le 100 pedalate al minuto”. Secondo l’ingegnere ungherese Davide Cassani “ha ben provato” il motore. Dunque, potrebbe essere proprio lui il “fornitore” di quel mezzo che ha fatto insospettire il popolo dei ciclisti, attribuendone l’uso (finora indimostrato) allo svizzero Cancellara in due gare importanti come il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, vinte entrambe nella primavera scorsa. Come apparso in una clip cliccatissima su Youtube. Cancellara, ovviamente, ha respinto al mittente tutte le accuse. E il solerte ingegnere si affretta a precisare che lo svizzero “non avreebbe bisogno del suo aiuto per essere un campione così forte”. Ma non dissipa del tutto i dubbi. Non ho conservato tutti i prototipi che ho costruito dal 2004, circa una dozzina. E non posso sapere se ce ne sono ancora in circolazione. Intanto Varjas conserva gelosamente il segreto dell’ultima versione: “Lo vedrete solo quando sarà pronto per il lancio sul mercato, spero in autunno prossimo”.
tratto da :
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